mercoledì 3 dicembre 2008


Mount Ephraim, Stato di New York, 9 maggio 2004. È la festa della mamma e Gwen è indaffarata con i preparativi dell'ultimo minuto prima dell'arrivo dei suoi ospiti, tra cui le figlie. Clare, la maggiore, è sposata e ha due figli. Nicole, la minore, detta Nikki, è single e rispetto a Clare porta dentro di sé un bagaglio ingombrante e doloroso di non detti e frustrazioni nei confronti di una madre a cui troppe volte non ha avuto il coraggio di rivelarsi. Forse proprio per questo, quando Gwen muore in circostanze tragiche, uccisa da un pregiudicato, è Nikki a rimanere travolta da una piena di sentimenti contrastanti e irrisolti, che vanno da un vuoto di un'assolutezza quasi infantile a un risentimento sordo verso la madre che non c'è più. Ma è solo l'inizio di un viaggio lunghissimo, destinato a svolgersi tra le pareti della casa materna. Un percorso accidentato e pieno di sorprese che si snoda tra cassetti mai aperti, armadi colmi di oggetti e di odori, lettere ricevute e cartoline mai spedite. E alla fine di quel viaggio Nikki troverà ad aspettarla una donna dal sorriso doloroso e consapevole. Una donna che porta il suo nome.
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mercoledì 19 novembre 2008

Nicole Krauss - La storia dell'amore


"La storia dell'amore" inizia a New York, dove l'ottantenne Leopold Gursky vive in solitudine sin da quando, sfuggito all'Olocausto, sbarcò in America. O forse inizia sessant'anni prima, nel villaggio polacco in cui Leopold ragazzino scoprì per la prima volta che era facile dimenticare la paura della morte guardando gli occhi di Alma. Per Alma, Leopold scrisse un libro sull'unica cosa che conoscesse bene, intitolato "La storia dell'amore". Poi la tragedia dell'Europa cancellò i suoi sogni e quelli di tanti altri ebrei. Dopo lo sterminio della sua famiglia, Leopold riuscì a sopravvivere solo rendendosi invisibile e adesso, da vecchio, è spaventato all'idea di morire senza lasciare traccia di sé. Ma non sa che il manoscritto della sua gioventù non è andato perduto per sempre.... Un'altra Alma, una ragazzina newyorkese che deve il proprio nome alla protagonista del libro, si metterà sulle tracce della donna che l'ha ispirato: in lei si saldano tutte le vicende del romanzo, segnate ora dalla predestinazione ora dall'imprescindibile mano del caso.

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martedì 4 novembre 2008

Incontro del 4 novembre 2008

Nel tardo pomeriggio di martedì 4 novembre 2008 il gruppo di lettura di Melegnano ha ripreso la consueta attività nella stagione 2008-2009, come ormai accade da qualche anno.
Si è riunito per confrontarsi sul libro Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi.
Il libro che ha fatto discutere molto, ma non è stato letto completamente da tutte le partecipanti.
La maggioranza delle lettrici è molto combattuta sul giudizio da dare al libro: ha vissuto la lettura con interesse e in alcuni casi anche con passione, ma contemporaneamente ha vissuto anche la noia, soprattutto dove si dilunga sui concetti, sulla letteratura, fino a ripetersi.
Nella lettura tutte hanno respirato l’angoscia, come se quello, che la Nafisi descrive, dovesse capitare a loro. Sono spaventate dal solo pensarlo.
La condizione delle donne in Iran è così triste.
Nel contempo, però, hanno apprezzato che sentirsi parte di un gruppo, in questo caso un gruppo di studio sulla letteratura inglese, ha aiutato e aiuta a vivere umanamente condizioni di vita disumane. Sfuggire a una realtà crudele per esprimere la propria identità, nella solidarietà tra donne. Questa forza delle protagoniste è anche conseguenza del loro grado culturale, le fa sembrare ai loro occhi delle privilegiate rispetto al contesto sociale dell’Iran.
Tutte le lettrici sono d’accordo e si domandano dove siano le altre donne iraniane e quale sia la loro condizione.
Portano anche esempi concreti, ricavati dalla lettura: non poter esprimere un bisogno attraverso un vestito significa annullare il corpo e tutte le sensazioni percepito dal corpo stesso; l’integralismo pensa di fare una giusta battaglia giustificando la repressione in nome dell’ideale; vivere la letteratura come una condizione necessaria per accettare una realtà che ti opprime; l’impossibile cambiamento della propria esistenza può essere vissuto con i libri e la letteratura, favorisce una forma di pietas e di solidarietà, fa sentire simili alle altre donne; la letteratura fa salire in superficie quello che non si può o non si riesce a raccontare, fa riflettere come accade nel gruppo di lettura.
È un libro che fa riflettere molto, anche se non lo si legge con entusiasmo.
Ci lasciamo tutti con l’appuntamento del prossimo 2 dicembre 2008, ore 17.45, con la lettura del libro La storia dell’amore di Nicole Krauss.

lunedì 6 ottobre 2008

Azar Nafisi - Leggere Lolita a Teheran

Quando uno dei suoi studenti più islamizzati le contesta il diritto di tenere un corso sul "Grande Gatsby" - equiparato al Grande Satana -, Azar Nafisi decide di allestire un processo davanti all'intera classe, e di assumere in prima persona il patrocinio del romanzo. Una tecnica certo poco ortodossa, che tuttavia non stupirà più di tanto il lettore di questo sconvolgente racconto autobiografico. Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende - e qui descritte con la precisione di un testimone partecipe e sgomento -, Azar Nafisi ha infatti dovuto cimentarsi in un'impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell'Occidente: la sua letteratura. Per riuscirci, è stata costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e immagini che suonassero al tempo stesso efficaci per gli studenti e innocue per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è uno dei più toccanti atti d'amore per la letteratura mai professati - e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque cerchi di interdirla.

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